URBANISTICA : la nuova Legge Regionale (n. 58/2023) e l’Ufficio di Piano quale giusto metodo per il governo e lo sviluppo responsabile del territorio.

       Gli indirizzi generali della nuova Legge Regionale sul governo del territorio possono riassumersi nel contenimento dell’utilizzo di nuovo suolo, nella rigenerazione e riqualificazione del territorio urbanizzato, nel miglioramento della qualità urbana ed edilizia  nonché   nella valorizzazione e sviluppo delle potenzialità multifunzionali delle aree agricole e forestali .  

        Pone una serie di adempimenti a carico dei Comuni con scadenze e modalità da considerarsi perentorie alle quali, anche secondo la nota prodotta    di recente dalla sezione abruzzese dell’ Unitel  ( Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti locali ) su questa rivista, i Comuni stessi non sembrano assegnare  la giusta attenzione  e  centralità nella propria agenda  amministrativa.

        Entro il 21 Dicembre  2025  i Comuni devono provvedere  alla perimetrazione   del territorio urbanizzato   prevedendo  il consumo massimo  di nuovo suolo  pari al 4% della superficie complessiva del territorio urbanizzato, previa  una equivalente attività di desigillazione o di retrocessione a zona verde soggetta a vincolo di inedificabilità.

        Entro il 21 Dicembre 2028  i Comuni  devono approvare  il PUC ( Piano Urbanistico Comunale)  provvedendo ad adeguare  il  Regolamento Edilizio comunale . Per l’approvazione del Piano (PUC) è previsto un procedimento di formazione articolato in diverse fasi, da quella preliminare e di formazione a quella di consultazione e di partecipazione per arrivare  a quella di approvazione. Considerata la complessità del procedimento insita in entrambe le fasi di pianificazione (Perimetro e PUC), tra le righe la nuova Legge Regionale sembra “consigliare”   ai  Comuni    di dotarsi  di    un   Ufficio di Piano,  con  competenze professionali   in campo pianificatorio, paesaggistico, ambientale, giuridico ed economico finanziario.

        Il Comune di Pineto  partirebbe avvantaggiato in quanto si tratterebbe di riproporre un    organismo tecnico   positivamente sperimentato      nella consiliatura 2009-2013  che ha  portato  all’  approvazione della Variante al Piano Regolatore Extra Urbano ( Piano  Agricolo ) e la redazione del Documento  Strategico  Strutturale,  e   andrebbe a soddisfare l’esigenza  di una analisi ricognitoria   circa la    sostenibilità economica e ambientale dei  diversi PSA             ( piani di sviluppo aziendale) adottati   nel settore primario,  nonché   di  valutare  le  variegate  istanze e proposte di accordi complessi  presentate  dai privati,  se siano o  meno in coerenza con tale  Documento  Strategico    e se in linea anche, e tuttora,  con i nuovi strumenti di pianificazione urbanistica quale, appunto,   la nuova Legge Regionale  e la Re.Te Ecologica adottata di recente dalla Provincia di Teramo ; strumenti entrambi rivolti a preservare la vocazione paesaggistica dei territori e al  contenimento dell’utilizzo di nuovo suolo .

      Nell’individuare gli  indirizzi e gli obiettivi che si intendono perseguire  mediante la specifica attività di pianificazione  e la dimensione di sviluppo urbano,  non si può prescindere da una analisi socio economica aggiornata ( ultima redatta nel 2010)  e dal cosiddetto Menù delle Opere Pubbliche , ovvero individuare le opere strategiche e strutture   residuali  che  mancano  e che potranno essere perseguite  anche con una formula  mista pubblico- privato   ( a titolo di es. il polo scolastico, teatro, co-housing , impianti sportivi, strutture sociali) . La stessa perimetrazione  del territorio urbanizzato dovrebbe essere anticipata   da un avviso pubblico rivolto ai privati che intendono retrocedere la propria area edificabile in area verde o agricola, procedura già avviata da alcuni Comuni; da una ricognizione delle zone di completamento previste dal vigente PRG  e ancora da edificare  e da una attività di rimozione dei vincoli di destinazione d’uso  decaduti nella loro funzionalità pubblica  al fine di rendere edificabili alcune aree private  presenti nel  contesto urbano.  L’Ufficio di Piano dovrà preliminarmente elaborare un Quadro Conoscitivo dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano, necessario per la definizione anche della Valutazione Ambientale ( VAS)  e   nel rispetto della      “ tavola dei vincoli”.

     Pertanto, la complessità della materia  ora ridefinita governo del territorio,  la matrice  dinamica   introdotta  dalla nuova Legge Regionale  richiedono    un approccio  organico e partecipato che  l’istituzione dell’ Ufficio di  Piano  garantisce,   scansionando i giusti  tempi per l’adozione   del PUC,  evitando di rincorrere  varianti  isolate  che rischiano di  far venire meno  l’approccio olistico e organico della visione urbanistica che  l’Amministrazione procedente riassume negli indirizzi e negli obiettivi che intende perseguire  mediante  la  specifica attività di pianificazione.