L’ Area Marina Protetta Torre del Cerrano ( AMP) : un esempio virtuoso di gestione ambientale che punta all’eccellenza

          A quindici anni dalla sua istituzione, l’AMP Torre del Cerrano rappresenta un modello avanzato di tutela   ambientale e di valorizzazione del territorio, ben disegnato da una intensa attività didattica e di certificazione di un  turismo responsabile  che passa  attraverso l’obiettivo principale di  preservazione  dell’ecosistema marino  e costiero .  La Torre ne rappresenta il simbolo mentre la Biblioteca e il Museo del Mare, insieme ad una mostra permanente di immagini e di documenti,   ne custodiscono la storia e la narrazione dell’ intera area del Cerrano.  Ora che l’Antico Porto del Cerrano ha ottenuto il riconoscimento di “sito di interesse culturale” con decreto ministeriale ( 2024), la vita  in simbiosi  con la Torre continua  sempre più  nell’ottica di valorizzazione  di tutto il contesto e delle  documentate vestigia sommerse.

Sito di importanza comunitaria ( SIC),    tra le  importanti  e diverse certificazioni  che ne   attestano l’impegno per la sostenibilità  e la qualità ambientale,   spicca l’adesione al conseguimento della fase II^ della CETS, la Carta Europea dello Sviluppo Sostenibile, una certificazione che rappresenta anche un incentivo per lo sviluppo delle attività ecoturistiche di qualità . Non solo “fratino “( Charadius Alexandrinus),   ma anche  il progetto Life DELFI e il  Dolphin watching per la conservazione  e  osservazione  dei delfini;  il monitoraggio  e la tutela delle nidificazioni delle tartarughe e  l’apiario didattico inserito nel giardino botanico, per arrivare  alla  banca del germosperma   prevista nel  più ampio  progetto SEED (SprEad and storE coastal bioDiversity)  finanziato con fondi PNRR.

     Sono diverse, comunque, le sfide che l’AMP Torre del Cerrano continua ad affrontare,  quali l’impatto dell’inquinamento, l’erosione costiera  e la pressione turistica che rischia di sovraccaricare l’ecosistema in determinati  periodi dell’anno. Di converso, si registrano importanti   progetti già finanziati  e che andranno a realizzarsi :   la ristrutturazione e conservazione della Torre   per un intervento di € 2.838.766,  grazie al  finanziamento del governo centrale  a valere sulla  quota 8xmille; la valorizzazione e riqualificazione del giardino botanico finanziato dai fondi PNRR per € 240.000; l’efficientamento energetico della Torre  e della sede legale ( Villa Filiani) di complessivi euro 283.000 ,   mentre sono già in corso i  lavori di completamento  del tratto di ciclabile ( bike to coast)  che attraversa  il giardino botanico.      

     Ma le progettazioni e i lavori  che il Co.Ges   ( Consorzio di Gestione)  dell’ Area Marina Protetta del Cerrano   dovrà seguire     prima del rinnovo  del mandato  previsto agli inizi del 2026,   interessano non soltanto gli interventi strutturali elencati  bensì anche la definizione della gestione dei servizi turistici ( nuovo bando), il nuovo Info-point a Silvi   e     il progetto         “ Ecoalaggi “,   quest’ultimo finalizzato alla risoluzione dell’annoso problema di insediamento  e della migliore funzionalità dei centri velici; per non dimenticare l’attuazione del rinnovato Contratto di Fiume Cerrano – Calvano- Foggetta- Concio.

      Così come determinante, per la migliore fruizione dei servizi dell’Area Marina Protetta ,  sarà  la realizzazione dei parcheggi  antistanti  il sottopasso di ingresso alla spiaggia, per la quale mancherebbero  le ultime autorizzazioni  e la sottoscrizione della Convenzione   tra i due proprietari privati dei terreni e il Comune di Pineto .    

       Quale ultima e residuale possibilità di estensione dell’Area Marina Protetta, sembra ormai imminente la concessione in comodato d’uso gratuito  della struttura meglio conosciuta come la  “ Ex Scuola  “,  posizionata di fronte la Torre lato collina e di proprietà della Provincia di Teramo, con la possibilità di svilupparvi progettualità complementari come    laboratori di assistenza veterinaria e di ricerca studi di cetacei, oppure un   centro di recupero e  di riabilitazione di  tartarughe marine.

        In sintesi, la virtuosità raggiunta sinora dalla gestione della Area Marina Protetta grazie alla condivisione attiva di tutti gli Enti partecipanti (Comune di Pineto , Comune di Silvi, Provincia di Teramo e Regione Abruzzo), si appresta ad essere  modellata   e orientata   verso l’eccellenza    a compimento delle  numerose  progettualità   e  dei servizi elencati   che dovranno essere portati avanti , e a termine ,   con velocità sincrona  e parallela.