PINETO: inaugurazione del nuovo campo sportivo “Gabriele Druda” .

La storica bandiera del Pineto   Calcio  in compagnia del tricolore, i palloncini bianco-celesti pronti per essere liberati,   i ragazzi della scuola calcio   con la divisa sociale   hanno aggiunto altri colori al  nuovo  e bellissimo  sintetico     del campo sportivo  “Gabriele  Druda “.  Il 4 Novembre 2017  rappresenta una data storica  per  la cittadina di Pineto   in quanto si è rinnovato completamente un campo in pozzolana  sul quale vi hanno giocato generazioni di calciatori dilettanti e  amatori,   luogo di sfide epiche con i cugini  silvaroli e  atriani ,   testimone di primati di imbattibilità  e di  festosi festeggiamenti. L’anno scorso si è tenuta una mostra fotografica  del Pineto Calcio anni ’50 , tutte foto in bianco e nero che riassumono il pathos dei giovani pinetesi impegnati a  realizzare un campo che potesse accogliere e  coinvolgere nella disputa sportiva  tutta la comunità pinetese; un campo  sportivo che si è sedimentato non solo  di eventi sportivi ma  anche  del fluire dei  costumi e  di mutamenti sociali,  un  rigido testimone della storia locale degli ultimi settant’anni.    I lavori al campo hanno previsto la messa in posa di erba sintetica di ultima generazione , il tutto frutto di una splendida sinergia che si creata tra  l’ Asd Pineto Calcio , nella  persona del Presidente Silvio  Brocco, e l’Amministrazione Comunale .  L’idea è nata circa due anni fa  e si  è concretizzata nella estensione della durata della convenzione a 15 anni  con un costo complessivo dell’intervento in oltre 400mila euro , di cui euro 350mila per il nuovo manto erboso realizzato dal Pineto Calcio del Dott. Silvio Brocco, la restante  somma a carico  dell’Amministrazione Comunale che ha  interessato la nuova recinzione, con relativa cordolatura di protezione,  e la riqualificazione dell’area retrostante la porta Nord del campo sportivo.  Il nuovo campo in erba sintetica è delle stesse dimensioni del precedente e conserva  le certificazioni federali  per le gare dei Giovanissimi fino agli Allievi  e, per le gare dei Dilettanti, fino alla Prima Categoria.  Alla cerimonia era presente un pubblico numeroso, le autorità politiche locali, l’Assessore Regionale allo Sport Silvio Paolucci  , il  Presidente Regionale del Coni Enzo Imbastaro, il Presidente Regionale della Lega Dilettanti Daniele Ortolano  e  il Presidente del Pescara  Calcio Daniele Sebastiani .   In questa splendida cornice è prevalsa ancora una volta il bongenismo indiscusso del Presidente del Pineto  Calcio,  Dott . Silvio  Brocco , attore principale di quest’opera  apprezzata da tutti  in quanto tutti consapevoli che  ” questo è un dono ai ragazzi di oggi e di  domani , per la loro educazione non solo fisica e sportiva ma anche culturale, perchè  un bambino che fa sport riceve un beneficio a 360 gradi “, ha dichiarato il Presidente. Di fronte   al suo forte spirito di appartenenza   al territorio e della sua espressa  pinetesità , gli amministratori hanno ricoperto il ruolo di facilitatori di un’opera che necessitava del giusto impulso . Al taglio del nastro è intervenuta  anche Gabriella Druda;   fu proprio lei ,  oltre sessanta anni fa  e  all’età di quattro anni , ad  inaugurare il  campo sportivo nella sua  iniziale perimetrazione  a nome dello  zio  Gabriele.

PINETO ED IL CAFFE’ LETTERARIO ITINERANTE

Nato come corollario   del cartellone estivo degli eventi e manifestazioni, il Caffè Letterario Itinerante raggiunge nella sua terza edizione  un alto indice di gradimento da parte del pubblico affezionato ed occasionale. Lontano dalla sua genesi storica quando  i Caffè Letterari erano punto di incontro di intellettuali e professori, artisti e  bohemien ,  tutti proiettati a generare nuove correnti  politiche  e di pensiero filosofico, movimenti di opinioni ed avanguardie artistiche, a Pineto viene  proposto ed interpretato come punto di incontro tra  i luoghi simbolo ed identitari della nostra cittadina e l’evento letterario, in una miscela di sensazioni   prima  visive poi sensoriali , di ascolto e di coinvolgimento.

I luoghi simbolo  proposti sono  il fortilizio aragonese della  Torre di Cerrano, nella sua panoramica terrazza esposta al sorgere del sole, la Villa Filiani  nella sua cornice istituzionale resa ancora più calda ed ospitale con le pareti colorate  da  fasci di luce; la  Pineta  storica  vissuta di  sera che richiama la formula moderna del  Caffè Letterario italiano  della nostra Versilia degli anni ottanta, il fascinoso lungomare di Scerne  di Pineto  che  incontra visivamente la nostra montagna ,i borghi antichi ospitati dalle colline e la  piacevole brezza del mare. Altri luoghi sinora impiegati  sono il Parco Castellaro di Mutignano, il villino del  Centro Agathè  , altri attendono l’esordio del  primo appuntamento.  I temi proposti  sono variegati,  di matrice  letteraria  o  di produzione teatrale,  tematiche disincantate   si alternano a temi esistenziali. Declinata l’itineranza  della rassegna, andiamo a ricordare i singoli eventi.

L’esordio quest’anno ha  registrato la piacevole scoperta delle lezioni-spettacolo di Cesare Catà tratte dal suo libro Efemeridi , un bel  lavoro di retrospezione su 27 autori  della letteratura mondiale,  la prima su Jane Austen la seconda su Ernest Hemingway.  Goran Kuzminac e Luigi Grechi De Gregori si  sono cimentati in “Racconti… tutto comincio’  .. ” , la storia della musica folk  e della beat generation  con  due grandi chitarre   a tratti suonate con la tecnica del fingerstyle. Le magiche atmosfere del tango sono  state riproposte sia da Renzo Ruggieri  con ” Valentino è il tango ” accompagnato dall’attore  Gilberto  Colla,  che da Alessandro Haber  insieme al gruppo Mastango  e la cantante Cecilia Herrera, con    ” Haber canta il tango “  in una cornice  di pubblico  catturato  dall’esibizione di  due ballerini che hanno ricreato la magica atmosfera dei sobborghi  di Buenos Aires  e della  narrativa di Borges.  Per il terzo anno consecutivo  Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato  di Radio Capital  hanno  presentato il format  Parole Note,  una miscela di  musica e poesia, quest’anno con  Parole per il futuro dedicato alle emozioni del passaggio generazionale. Per gli  autori locali  Elio Forcella ha presentato il libro “Voglia di correre “  con un recital concerto  in musica e parole di Lorena Liberatore ed Alberto Anello.

In sintesi, in estate   il Caffè Letterario  a Pineto assume sempre più  le sembianze di Parco Letterario.  A  breve una  rassegna   analoga,  ma stanziale,  si terrà nella Sala  Teatro del Palazzo Polifunzionale   ed andrà a completare  il  ricco programma  culturale  con il BiblioCine 2017 e la Stagione Teatrale 2017/2018 .

PINETO: I DIECI SITI IDENTITARI

Prendiamolo  come un gioco, proviamo ad immaginare  quali possano essere secondo la nostra percezione, sensibilità e senso estetico paesaggistico i dieci  luoghi, monumenti,  contesti  ambientali  che più identificano la nostra  comunità.  Su dieci siti o luoghi  probabilmente la metà troverebbe ampia condivisione e suffragio, gli altri entrerebbero nella sfera della soggettività .

Un  puro esercizio che aiuta a sviluppare il senso di appartenenza al proprio territorio, ad immaginare un piccolo piano regolatore della bellezza,  una rete di immagini  costruita sulla  storia  della comunità; i simboli  diventano totem  identitari che custodiscono probabilmente anche le nostre emozioni e ricordi.  Sulla falsariga di quanto proposto da Licio De Biase con il suo libro “Pescara: otto luoghi identitari per una città senza rughe “,  volevo sollecitare questo esercizio tra i nostri cittadini indagando sull’indice di pinetesità  che a volte resta inespressa. Proviamo a congiungerli su una cartina ed avremo  costruito  il perimetro estetico del nostro territorio, dal nostro punto di vista.

I dieci luoghi  identitari da me scelti sono i seguenti , elencati senza alcun ordine di preferenza; sono tutti ben conosciuti ma si potrebbero indicare anche i cosiddetti non-luoghi, una casa, una villa  una strada o un’area particolare che rivestono un particolare significato nel proprio animo:

– Pineta storica,  Torre di Cerrano,  Mare e  Spiaggia, Borgo antico di Mutignano, Parco Filiani, Villa Filiani,  Pinetuccia, Hotel Garden, Vulcanello, Lungomare di Scerne.

Si potrebbe proporre di istituzionalizzare  l’iniziativa  proponendola come “identità  culturale del territorio” le cui componenti dovrebbero avere una  tutela assoluta  in tutti gli strumenti pianificatori, vincolandone la bellezza al trascorre del tempo .

Foto:

Pineta storica: l’origine semantica di Pineto, voluta dal suo fondatore L.C.Filiani

Torre di Cerrano: torre aragonese oggi sede dell’Area Marina Protetta

Mare e Spiaggia: da diversi anni garantiscono  alla cittadina il riconoscimento della Bandiera Blu

Borgo Antico di Mutignano: la storia della nostra cittadina, borgo medioevale, Chiesa di San Silvestro

Parco Filiani:  un orto botanico realizzato sul recupero di una cava d’argilla sempre da L.C.Filiani,oggi una parco pubblico con un’area  adibita a Parco Avventura.

Pinetuccia: la pineta posta sul crinale della collina, coronamento del sistema di pinete

Villa Filiani : ora sede istituzionale e luogo  dove si svolgono eventi  culturali

Hotel Garden: di  proprietà privata, realizzata dal Prof. Padula in stile veneziano ,  negli anni  ’60 adibita ad albergo.

Vulcanello:  conosciuto  come “Cenerone ” è un  vulcanello di fango  in attività, seguito ora dalla Università di Pescara.

Lungomare di Scerne: un bellissimo  scorcio che collega la frazione al centro di Pineto grazie alla bellissima pista ciclabile.

Ri-vivere Parco Filiani: inaugurato a Pineto il nuovo Parco Avventura

“Una bellissima cartolina di Pineto che si animerà con i percorsi acrobatici delineati dalle funi, tiranti ed atelier che sembrano ricucire le distanze tra i diversi pini “

Alla festosa presenza degli alunni della scuola primaria di Pineto, il 29 Ottobre si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Parco Avventura realizzato all’interno della pregiatissima area di proprietà pubblica che reca il nome del fondatore di Pineto. Per l’occasione  è   stato rispolverato il claim “Ri-vivere Parco Filiani”, adottato nel 2010 per il cerimoniale di fine lavori di riqualificazione del Parco e di intervento idrogeologico finanziati dalla  Regione Abruzzo e realizzati in concessione dalla Provincia di Teramo. Un richiamo scaramantico  e di stigma di quegli atti vandalici che si consumarono subito dopo e che ne hanno compromesso in questi anni la fruibilità, con la devastazione della struttura  in legno dedicata all’accoglienza, la rottura del sistema antincendio e di tutti i punti luce  distribuiti all’interno dell’area.

Una nuvola piena di pensieri , di progetti da ultimare, di sinergie da adottare per valorizzare al meglio una delle aree più affascinanti  ed attrattive della costa abruzzese, ha accompagnato  gli interventi delle autorità locali e centrali nonchè del nuovo gestore, Linda Montauti ed il suo staff, dando voce al taglio del nastro e scrivendo una bellissima  pagina di storia della cittadina di Pineto.

Tecnicamente chiamato Parco Acrobatico, sotto il profilo della comunicazione  e del marketing territoriale viene preferita la dizione Park Adventure, occupa circa un ettaro dell’intera area che ha una superficie quattro volte superiore con sei percorsi acrobatici  di crescente difficoltà, realizzati  nell’assoluto rispetto della flora e dell’ambiente. Per i più piccoli,  con un’altezza di almeno 80cm vi è il percorso “Bimbi”; a salire con  un’altezza di almeno 110cm,  i percorsi “Gnomi 1” e  “Gnomi 2”, il percorso “Verde” per coloro con un’altezza di almeno 110 cm, e percorso “Blu” per il quale si deve avere un’altezza di almeno 140 cm. Ultimo percorso è quello “Rosso”, il più  impegnativo ed avventuroso che caratterizza l’iniziativa con il quale si potranno cimentare coloro con un’altezza di almeno 150 cm.

La ditta aggiudicatrice del bando gestisce anche il Parco Avventura di Prati di Tivo, aspetto che gasrantisce professionalità e competenza, dedizione e passione. La concessione prevede che tutta l’area sia  sempre accessibile, fruendo in assoluta sicurezza  e libertà i percorsi ciclopedonali illustrati nella bacheca posizionata agli ingressi.  Sarà un parco attenzionato  con una iniziale ordinanza firmata dal Sindaco Robert Verrocchio che ne disciplina  le regole ed i divieti, alla quale seguirà un regolamento  ancora più puntuale: il gestore installerà un sistema di videosorveglianza e garantirà la manutenzione del verde, quella macchia arborea mediterranea che fa del Parco un giardino botanico  naturale e spontaneo, frutto di una grande illuminazione di Luigi Corrado  Filiani. Le due idee di giardino e  di parco avventura andranno a convivere andranno a convivere, ci auguriamo per lungo tempo   ed in perfetta simbiosi.  I più attratti sono i bambini  ed i ragazzi, i quali si  immedesimano  nei loro personaggi della letteratura di  formazione o al più datato Indaina Jones, trasformando  quello  che le precedenti generazioni  facevano in maniera avventata ed irresponsabile in un più sicuro tree climbing .

Verrà pubblicizzato come  “Parco Avventura del Cerrano ” per creare una grande sinergia sotto il profilo  turistico ed ambientale con l’Area Marina Protetta e la Riserva WWF dei Calanchi di Atri . Sulla costa adriatica il Parco Avventura più vicino è quello di  Cervia, anch’esso inserito all’interno  di un Parco ancora più esteso  con attività tematiche ancor più variegate. Ma si avrà l’opportunità di discernere anche la magia del posto, conoscerne la storia, immaginare l’impulso illuminato del suo ideatore alle prese con le tecniche di ingegneria naturalistica  per trasformare una collina arida e brulla, un tempo  fornitrice di argilla per l’antistante fornace, in un patrimonio verde di  inestimabile valore.

IMMAGINI PINETO CALCIO ANNI ‘ 50 – MOSTRA FOTOGRAFICA

Nella bellissima cornice di Villa Filiani  si è tenuta, nel periodo natalizio,  la mostra di  immagini inedite  sulla nascita dell’attività calcistica di Pineto,  con  foto in bianco e nero che hanno catturato l’attenzione di  tantissimi cittadini .

Ideatore ed organizzatore della  mostra fotografica ” Immagini di una storia  “Gli anni ’50”  il Dott. Silvio Brocco , attuale Presidente del Pineto Calcio,  fedele custode dei  preziosissimi scatti  che hanno immortalato scampoli di gioco espressi nel vecchio campo Druda, la composta e numerosa partecipazione  di spettatori  ai bordi del campo , le  porte  senza reti , le prime sfere di cuoio,  il perimetro di gioco approssimato dalle dune irregolari, le prime ed orgogliose divise  che esprimevano anche  i colori sociali.

Il Presidente Silvio Brocco è  noto per il forte  e romantico legame con la cittadina di Pineto, manifestato  sia  con la fervida  e pluriennale partecipazione  nella gestione del Pineto  Calcio che   con la passione per la musica,  tuttora espressa con il gruppo di vecchi  amici. Con questa  iniziativa ha voluto restituire uno spaccato della nostra cittadina dell’immediato dopoguerra, le prime sfide ed i primi campionati.  La mostra è stata corredata dal contributo storico del maestro Enrico Romanelli, il quale ha raccolto e riportato testimonianze dei nostri pionieri del calcio, ha inanellato  una serie di episodi  e di  aneddoti   scansionati in una precisa sequela di tappe  che hanno sdoganato la nostra cittadina  dal grigiore del dopoguerra, creando le basi  di una  ricca e gloriosa tradizione calcistica della nostra cittadina.

In  Italia imperava  ancora il  modulo  di gioco del “metodo”, mentre il  “sistema” di Chapman veniva  sovrastato  dall’inversione organizzativa  della grande  Ungheria di Puskàs, Kocsis  ed Hidegkuti . Erano  gli anni di  Charles e Sivori, del trio Gre-No-Li,    a Pineto si giocava  nel  campo   Druda faticosamente costruito  da alcuni  studenti pinetesi  i quali , con mezzi rudimentali  ma tanto entusiasmo ,  riuscirono nella difficile impresa di spianare  le dune sabbiose con un pesante rullo di pietra tirato manualmente.

Quel campo  rappresenta il contesto  delle tante foto  in bianco  e nero  il cui  magico scatto ha   immortalato anni di entusiasmo,  il coinvolgimento  dei cittadini  trasformati in cornice umana ai  bordi del campo,   parabole  della sfera di cuoio  ancora con la stringa nella chiusura ;  fedele custode di sfide epiche, alcune immortalate quale il derby con la vicina Silvi  reso memorabile  dallo sbarco di 100 silvaroli  con 7/8  battelli a  vela attrezzati per la pesca delle sarde, ed un paio  di lancette.  Si parla di vendetta  per  un incontro precedente, minacce in campo , rissa finale con coinvolgimento del pubblico    anche femminile,  ripartenza della pittoresca  spedizione per andare a “sardinare”: per la cronaca la partita fu vinta dalla squadra di Silvi per 2-1 , un rigore fu calciato deliberatamente fuori  dal Pineto  sull 1-1   per atteggiamenti oltranzisti degli avversari.

Le  immagini  raccolte in questa mostra vanno al di là  di una mera proposta  documentaristica  del  ” Gioco del Calcio   a Pineto “. I  protagonisti  di queste bellissime foto  hanno posto le basi  della tradizione sportiva  della nostra cittadina, non soltanto calcistica, favorendo  un grande sentimento  di pinetesità     e maturando i valori dello  “stare insieme ” . Alcuni  di quei ragazzi che “rullavano ” il terreno  di gioco per renderlo praticabile,  diventeranno   protagonisti  anche in altri ambiti della  storia  pinetese.    Ad ascoltare  i visitatori della mostra,  tutti  hanno provato emozioni  che a distanza  di tanti  anni  ci fanno gioire  o commuovere vivendo i momenti più autentici che ci regala lo sport.

L’intestazione del campo  a Gabriele Druda ricorda,invece,  una delle pagine più dolorose della storia del calcio pinetese. Il 10 Febbraio 1950 , Gabriele  perse la vita  a seguito di una caduta  sul terreno di gioco,  “in uno dei tanti contrasti  per il possesso di quel pallone che amava tanto” ( Franco Druda). La mostra  ci ha ricordato, oltre ad uno  spaccato di un calcio di altri tempi, “la partecipazione popolare  che fu sempre spontanea e contribuì  a rinsaldare i rapporti di amicizia  in un’epoca difficile , protesa  però verso lo sviluppo degli anni  sessanta e , a ben vedere, è ancora questo lo spirito che ci  ha mosso a prescindere le belle immagini di questa mostra  ” ( Silvio Brocco).

Nel frattempo  il perimetro di gioco  che  è stato lo sfondo  di queste belle immagini, traslato di  un centinaio di metri verso Nord agli inizi degli anni  ottanta, attende silente che le nuove immagini a colori riflettano  sullo sfondo  una  bellissima superficie verde, il colore della  prime maglie del Pineto Calcio.