La pioggia nel pineto

E’ opinione ormai diffusa  e tramandata dalla letteratura locale che Luigi  Corrado Filiani  fosse stato influenzato nella scelta del nome di Pineto dalla  poesia “La pioggia nel pineto ” di  G.D’Annunzio, rivolta alla donna amata Ermione. La scena si svolge in una pineta  della Versilia, durante un soggiorno estivo , mentre varcata la soglia del bosco si scatena un  temporale. Il tema dominante della poesia potrebbe sembrare la pioggia, la diversa musicalità che suscita  cadendo  sulla variegata   vegetazione,   descritta grazie all’abilità letteraria del poeta e dall’armonia delle parole che riesce a riprodurre tali sensazioni . In realtà il motivo  dominante  in questa poesia  è il panismo del poeta che emerge nella sua  essenza nella seconda parte della stessa, la percezione di sentirsi interamente fuso con la natura e di ritornare alle sorgenti primordiali della vita.  Il sentimento panico della  natura è una percezione molto profonda del mondo esterno , soprattutto se riferita a paesaggi naturali , che cerca una fusione tra l’elemento naturale e quello specificamente umano    ( ” …il cuore nel petto è come  una pesca non ancora toccata … ) .

Luigi Corrado Filiani cambia  il nome di  Villa Filiani in Pineto nel 1925; era  tornato dalla sua esperienza romana , dopo la morte del  padre nel 1909 , caratterizzata dalle intense frequentazioni della vita borghese  in un periodo  in cui  prevalente era la corrente del decadentismo letterario, magistralmente interpretato da Gabriele D’ Annunzio . La poesia “La pioggia nel pineto ” era stata scritta nel 1902. L’idea di realizzare una città verde sul mare l’accompagna al suo ritorno  nella  terra natia, sognando una ridente cittadina avvolta da un sistema di verdi pinete. Possiamo pertanto dedurre che sia  stato il  panismo  ben rappresentato nella poesia ad ispirarlo nella scelta del nome della nostra cittadina e non la semplice presenza del sostantivo pineto  nel titolo della stessa .

Altri profili dannunziani presenti nella nostra cittadina vanno ricercati nella intestazioe della strada principale a Gabriele D’ Annunzio  così come  la prosecutio della stessa in Villa Ardente  con il nome di Cesare De Titta ( 1862-1933 ) , poeta abruzzese amico del  D’Annunzio .

Ogni volta  che si abbatte  un temporale  la nostra cittadina viene nuovamente battezzata sotto il profilo letterario    e  ci ricorda le probabili origini del nostra identità pinetese.